Stufe a pellet: come funzionano e modelli migliori

Desivero offre un'ampia gamma di stufe a pellet delle migliori marche, con tutte le caratteristiche per scegliere la tua nuova stufa.

A differenza delle stufe a legna, le stufe a pellet bruciano piccoli cilindretti di legno, chiamato appunto pellet, essiccato e pressato meccanicamente senza l’utilizzo di colle o altre sostanze che se bruciate sarebbero dannose per la salute. Il miglior pellet sul mercato è senza dubbio quello canadese, ma esiste in commercio anche pellet ricavato da legno di scarto, come la segatura, sulla cui qualità è consigliabile però approfondire in fase di acquisto. Ecco come funzionano le stufe a pellet e i migliori modelli da acquistare per scaldare la casa.

Come funzionano le stufe a pellet

Cuore di una stufa a pellet è la resistenza elettrica, o candeletta, necessaria per innescare la combustione del pellet, che avviene intorno ai 200-250°C. Mentre il pellet brucia, il calore sprigionato dalla combustione passa attraverso un condono di aerazione per poi venire irradiato nell’ambiente circostante, grazie a una ventola frontale, detta anche tangenziale, e del rivestimento stesso della stufa, realizzato a seconda dei modelli in metallo (più economico), ghisaceramica o pietra ollare.

Le fasi più delicate di una stufa a pellet in funzione, come ad esempio l’accensione, possono essere gestite con estrema facilità e sicurezza grazie a un pannello di controllo digitale. Le uniche operazioni manuali da effettuare sono quella di aggiungere pellet man mano che si consuma e rimuovere ogni 2-3 giorni la cenere prodotta dalla sua combustione. I modelli più evoluti dispongono anche di un serbatoio per il pellet che, grazie al movimento di una coclea, lo fa cadere nella camera di combustione quando necessario.

Stufe a pellet: costi, modelli e consumi

Oggi in commercio sono disponibili stufe a pellet con tagli di potenza che vanno dai 2 fino ai 100 kW. Per poter scegliere una stufa a pellet adeguata alle proprie esigenze bisogna calcolare la potenza termica necessaria a riscaldare la propria abitazione con la seguente formula: (mq x h) x coefficiente termico (30-40 kCal/mq circa), il quale varia in base a condizioni termiche dell’abitazione e climatiche. Il valore ottenuto va poi espresso in kW, facendo kCal/862.

prezzi di una stufa a pellet variano dai 600 ai 4000€, secondo il modello e la potenza. Un pellet di buona qualità come quello canadese può costare invece dai 4,50 ai 5,50€ per un sacco da 15 Kg. Un sacco garantisce circa 10-12 ore di calore, mentre installare una stufa a pellet rispetto a un impianto di riscaldamento tradizionale a gas, gasolio o GPL permette un rendimento energetico superiore al 90% e una riduzione dei consumi energetici pari almeno al 50%. Scopriamo ora le loro caratteristiche e quali sono i migliori modelli di stufe a pellet disponibili.

Migliori stufe a pellet canalizzate

I modelli più semplici stufe a pellet sono dotante di un unico ventilatore frontale, ideale quando lo spazio da riscaldare è unico. Quando però occorre riscaldare ambienti diversi, allora occorre acquistare una stufa a pellet canalizzata, dotata cioè di una o più uscite d’aria alle quali agganciare dei tubi, lunghi massimo 8 m e il cui diametro varia dai 6 agli 8 cm circa, da convogliare poi verso le altre stanze tramite condotti a parete. Quando il pellet bruciato all’interno ha permesso di raggiungere la temperatura programmata, i ventilatori si attivano e forzano, spingendo o ancora meglio aspirando, l’aria riscaldata a passare lungo le canalizzazioni e le bocchette di uscita poste negli ambienti da riscaldare.

I modelli più evoluti permettono di regolare la potenza di ventilazione di ciascuna canalizzazione in maniera indipendente, al fine di aumentare e addirittura personalizzare il comfort termico in ogni ambiente della propria abitazione, e tutto questo grazie a un unico generatore di calore: la stufa a pellet stessa. Di seguito i migliori modelli di stufa a pellet canalizzata disponibili su Desivero:

  • LaNordica-Extraflame Annabella. Potenze che variano dagli 8 ai 14 kW. Design accattivante, minimo ingombro, e ampio rivestimento radiante esterno in acciaio verniciato. Canalizzazione fino a 6 m. Focolare di ghisa estraibile e telecomando per programmarla a distanza;
  • Qlima Diandra 90. Ideale per riscaldare ambienti fino a 240 mq complessivi. Disponibile con potenze dai 7 ai 10 kW. Termostato regolabile anche con pratico telecomando. Il design moderno la rende adatta a qualsiasi stile abitativo. Resa termica garantita superiore al 95%. Rivestimento in metallo.

Migliori stufe a pellet silenziose

Rispetto a una classic stufa a legna, le stufe a pellet sono senza dubbio più efficienti a livello energetico e di comfort termico, ma anche più rumorose, soprattutto se si parla di modelli canalizzati. La rumorosità di una stufa a pellet rispetto a quella a legna è dovuta alle modalità tramite le quali essa diffonde il calore negli ambienti interni, ovvero per irradiazione ma anche per ventilazione forzata. I rumori fisiologici di una stufa a pellet sono dunque dovuti:

  • all’estrattore fumi, ovvero la ventola adibita all’aspirazione dei fumi di combustione verso la canna fumaria al fine di espellerli;
  • alla ventola frontale che spinge l’aria calda nella stanza principale;
  • alle ventole di canalizzazione, quando vi sono più ambienti da riscaldare contemporaneamente;
  • la coclea, cioè la spirale che preleva il pellet dal serbatoio;
  • il pellet che, spinto dalla coclea, sbatte con le pareti metalliche della stufa e cade, tintinnando, nella camera di combustione;
  • la dilatazione termica dei metalli e degli altri componenti della stufa, soprattutto in fase di accensione e spegnimento, che produce un riconoscibile ticchettio.

A oggi purtroppo non esiste alcuna normativa specifica circa la rumorosità intrinseca di una stufa a pellet, chiaramente laddove un eventuale malfunzionamento non produca ulteriori rumori nell’impianto. Alcuni costruttori di stufe a pellet indicato un valore in decibel (dB) che però non è mai, in realtà significativo o puntuale, in quanto per essere completo dovrebbe anche indicare le condizioni durante le quali quel valore è stato rilevato, come ad esempio all’accensione, a pieno regime, con la ventola al minimo o al massimo ecc.

In genere, il rumore emesso da una stufa a pellet si aggira tra i 45 e 55 dB, quindi umanamente accettabile. Esistono però in commercio stufe a pellet più silenziose di altre, e ora scopriremo quali modelli possono essere considerati davvero tali. Innanzitutto occorre ricordare che una stufa a ventilazione singola senza dubbio è più silenziosa di un modello canalizzato, a parità di potenza. Per limitare la rumorosità dei modelli canalizzati si potrebbe, in fase di installazione delle tubature, scegliere tubature lisce anziché rigate oppure mantenere il più possibile la canalizzazione dritta, evitando di farla fare curve non necessarie.

Di certo una stufa poco potente è più silenziosa, ma deve pur sempre essere correttamente dimensionata affinché possa funzionare al meglio. In questo caso si consiglia di valutare attentamente l’effettiva coibentazione della vostra abitazione. In una casa ben isolata è possibile installare una stufa a pellet di minore potenza (6-8 kW). Nelle stufe più silenziose spesso la coclea funziona in continuo, cioè senza scatti, e spesso è costruita con un motore brushless (senza spazzole). Le stufe a pellet più silenziose in assoluto sono infine quelle con ventilazione escludibile, in quanto la ventilazione frontale resta comunque la maggiore causa di rumore in impianti di questo tipo.

La maggior parte delle stufe attualmente in commercio necessita della ventilazione non solo per riscaldare l’ambiente circostante, ma anche per smaltire, e controllare entro un range accettabile di funzionamento, il calore prodotto all’interno di essa. Per riconoscere i modelli che permettono di arrestare completamente o quasi al ventilazione tangenziale, occorre valutare se la programmazione della stufa prevede settaggi dai nomi significativi, come ad esempio comfort o silent, grazie ai quali avrete la certezza di ridurre la ventilazione, e dunque la rumorosità, al minimo.

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