Quanto consuma una stufa a pellet

Le stufe a pellet ti permettono di riscaldare la casa in modo economico. Ma quanto consumano davvero? Come fare per calcolare il consumo?

Le stufe a pellet sono una scelta sempre più diffusa per riscaldare la casa in modo efficiente e sostenibile. Offrono infatti numerosi vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali, come il minor consumo di combustibile, le minori emissioni inquinanti e la praticità d’uso.

In questo approfondimento, assieme agli esperti Desivero, analizzeremo i fattori che influenzano il consumo di una stufa a pellet e forniremo una stima del consumo medio, fornendo informazioni utili per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Come funziona la stufa a pellet

Le stufe a pellet funzionano in modo semplice. Il pellet, un combustibile ricavato da segatura e scarti di legno pressati, viene caricato in un serbatoio. Una coclea lo alimenta automaticamente al braciere, dove viene bruciato.

Il calore sprigionato dalla combustione del pellet viene poi irradiato nell’ambiente tramite un condotto di aerazione. La resistenza elettrica necessaria a produrre la scintilla per bruciare il pellet è gestita da un pannello di controllo, più o meno evoluto a seconda del modello di stufa a pellet.

Una volta accesa la candeletta, questa si surriscalda fino a raggiungere i 200-250 °C necessari alla combustione del pellet. Quando ha preso fuoco il pellet, la candeletta si spegne automaticamente, e prima che si esaurisca basta semplicemente aggiungerne altro per mantenere un apporto di calore costante.

Per un corretto funzionamento della stufa diventano però fondamentali due fattori:

  • Potenza termica: Nel momento in cui si acquista una stufa a pellet ciò che bisogna innanzitutto valutare, oltre al punto di installazione (posizione del condotto di aerazione, possibilità o meno di canna fumaria), è la potenza termica della stessa. Per calcolarlo basterà utilizzare la seguente formula: (superficie in mq x h) x coefficiente termico = Kcal/mq. Il coefficiente termico varia dai 30 ai 40 Kcal/mq a seconda delle condizioni termiche dell’abitazione e al suo posizionamento geografico. Se l’edificio è molto ben isolato, ad esempio si può utilizzare un coefficiente di 30 Kcal/mq. Una volta ottenuto il valore corrispondente occorre trasformare quest’ultimo in Kw (Kcal/862= Kw) per ottenere la potenza termica della stufa a pellet necessaria a riscaldare la propria abitazione.
  • Manutenzione: Per un corretto funzionamento della stufa a pellet nel tempo è bene rimuovere la cenere prodotta dal pellet bruciato ogni 2-3 giorni e, soprattutto alla prima accensione stagionale, verificare il funzionamento della candeletta e che non vi siano corpi estranei a ostruire il condotto di aerazione.

La stufa a pellet è così in grado di garantire un elevato comfort termico in tutti gli ambienti di casa, permettendo di ridurre i consumi energetici nonché l’impatto ambientale.

Consumo medio

Come vedremo poco più avanti, il consumo di una stufa a pellet dipende da diversi fattori, tra cui la potenza della stufa, la qualità del pellet, l’isolamento dell’abitazione e le abitudini di consumo.

In media, una stufa a pellet consuma da 0,8 a 2,5 kg di pellet all’ora. Un sacco da 15 kg di pellet può durare dalle 10 alle 12 ore, a seconda della potenza della stufa e della temperatura impostata.

Oltre al consumo di pellet, le stufe a pellet consumano anche energia elettrica per alimentare la resistenza elettrica di accensione, la ventola di diffusione del calore e i sistemi di controllo. Il consumo elettrico di una stufa a pellet varia in base al modello di stufa, ma in media si aggira intorno ai 60-80 watt all’ora.

Parametri che influenzano il consumo

Come già accennato, il consumo di una stufa a pellet può essere influenzato da:

  • Potenza della stufa: Le stufe a pellet sono disponibili in diverse potenze, da 2 a 100 kW. La potenza necessaria dipende dalla superficie da riscaldare e dall’isolamento dell’abitazione.
  • Isolamento dell’abitazione: Un’abitazione ben isolata richiederà meno energia per essere riscaldata.
  • Qualità del pellet: Un pellet di alta qualità, come ad esempio quello canadese, ha un potere calorifico maggiore e quindi un consumo inferiore.
  • Modalità di utilizzo: Il consumo varia a seconda della temperatura impostata e della frequenza di utilizzo della stufa.
  • Abitudini di consumo: se si usa la stufa solo per alcune ore al giorno, il consumo sarà inferiore rispetto a un utilizzo prolungato.

In ogni caso, il riscaldamento a pellet garantisce un rendimento superiore al 90% rispetto al riscaldamento tradizionale a gas o a gasolio e una riduzione di almeno il 50% dei consumi in bolletta.

Bruciando legno, infine, i livelli di CO2 (anidride carbonica) prodotti sono esattamente gli stessi di quelli prodotti dal naturale ciclo di crescita del legno, rendendo così il pellet non solo conveniente ma anche estremamente benefico per l’ambiente e per la nostra salute.

Consigli per ridurre il consumo

Ecco alcuni consigli per ridurre il consumo di una stufa a pellet:

  • Scegliere una stufa a pellet di alta qualità: una stufa con un buon rendimento calorico consumerà meno pellet.
  • Utilizzare pellet di alta qualità: un pellet con un elevato potere calorifico e una bassa umidità garantirà un maggiore comfort e un minor consumo.
  • Isolare l’abitazione: un’abitazione ben isolata disperderà meno calore e quindi richiederà meno energia per essere riscaldata.
  • Utilizzare la stufa solo quando necessario: non lasciare la stufa accesa quando non è necessario.
  • Pulire regolarmente la stufa: una stufa pulita funzionerà meglio e consumerà meno pellet.

Le stufe a pellet rappresentano un sistema di riscaldamento efficiente, sostenibile e conveniente. Il consumo di pellet e di energia elettrica è contenuto e può essere ulteriormente ridotto scegliendo una stufa di alta qualità e utilizzandola correttamente: scopri le migliori stufe a pellet online su Desivero.

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