Caldaia o Scaldabagno?
Qual è la differenza tra i due? Come scegliere quale installare? Possono convivere insieme? Desivero ti offre le risposte definitive alle tue domande.
- TEMPO DI LETTURA: 15 MIN
-
Indice
CALDAIA O SCALDABAGNO: LA GUIDA DEFINITIVA PER NON SBAGLIARE!
Quando basta la caldaia? E quando invece è meglio optare per un particolare modello di scaldabagno?
Forse non lo sai ma l’acqua calda sanitaria (ACS) è quella che usi tutti i giorni per lavarti e compiere tante altre azioni. Ed è diversa da quella “tecnica” che, viaggiando in un circuito chiuso, porta tepore ai termosifoni e agli scaldasalviette. Puoi ottenerla sia con una caldaia sia con uno scaldabagno, ma conosci la differenza? Con la caldaia ottieni il riscaldamento e l’ACS, con lo scaldabagno soltanto l’acqua sanitaria. Esistono dei casi tipici per l’impiego dell’una o dell’altro, ma negli impianti più strutturati o complessi le due macchine spesso convivono insieme e sono affiancate da altri apparecchi.
Quando basta una caldaia…
Se vivi in un appartamento termoautonomo di circa 100 mq con un partner e un figlio, ti basta una normalissima caldaia combinata che provvede al riscaldamento e all’ACS. Ti consigliamo di sceglierla sempre di tipo modulante: mantiene la temperatura dell’acqua prossima a quella impostata per il prelievo tramite dei “movimenti” impercettibili e dei sensori elettronici, evitando i cicli di accensione e spegnimento tipici delle vecchie caldaie on/off.
…e quando è meglio una caldaia con accumulo
Se decidi di ricavare un secondo bagno con doccia o di trasferirti in una casa più grande perché i figli aumentano o diventano grandi, crescono le probabilità che due o più persone si lavino contemporaneamente. Di conseguenza, usando una caldaia tradizionale, qualcuno di loro rischia di fare la doccia fredda. In tal caso è una buona idea farsi installare una caldaia con bollitore integrato.

Scegli lo scaldabagno se
Semplificando al massimo, gli scaldabagno si trovano negli appartamenti che usufruiscono di un riscaldamento centralizzato, ma hanno ragione d’esistere anche nelle case indipendenti dove, combinati a caldaie, bollitori, puffer o solare termico, soddisfano puntualmente le esigenze del nucleo familiare.
Scaldabagno elettrico o scaldabagno a gas: quanto è grande la famiglia?
In generale gli scaldabagno elettrici si installano facilmente un po’ ovunque. Costano poco, ma assorbono ai limiti della potenza dei contatori domestici. Si ricorre infatti a questi modelli per consumi limitati, sporadici, quando non è possibile realizzare un impianto gas o scaricare i fumi di combustione. I casi tipici sono le case al mare e le piccole attività commerciali. Ma col crescere del numero di abitanti e docce, è opportuno valutare l’installazione di scaldabagno a gas che, a seconda dei casi, possono funzionare stand alone o in appoggio ad altri dispositivi. Il loro prezzo è più elevato perché entrano in gioco le normative sugli impianti a gas; in compenso, le bollette sono decisamente leggere.
Scaldabagni istantanei o con accumulo: anche il funzionamento conta!
Un’altra distinzione tra scaldabagno riguarda il loro funzionamento. Lo scaldabagno di tipo istantaneo riscalda l’acqua tramite una resistenza elettrica o con la combustione di una fiamma nell’arco di tempo in cui il rubinetto resta aperto. Mentre lo scaldabagno con accumulo agevola il prelievo contemporaneo di ACS da diversi punti, ma occorre dimensionarlo adeguatamente e accertarsi che sia dotato di sistemi antilegionella, batterio nocivo per l’uomo che s’annida nelle acque stagnanti e muore solo oltre i 60 gradi. Normalmente questo problema si manifesta in accumuli molto elevati, ovvero dai 300 litri in su. Del tema legionella abbiamo già parlato approfonditamente in un articolo qui sul nostro magazine. In ogni caso è compito del progettista informare correttamente al riguardo, partendo da una valutazione delle caratteristiche dell’impianto.
Lo scaldabagno in pompa di calore
Sebbene costosi, gli scaldabagno in pompa di calore sono adatti alle abitazioni indipendenti dai consumi di acqua sanitaria elevati, oppure in quelle dove non si può realizzare un impianto a gas. Rendono bene in combinazione con un impianto fotovoltaico e solare termico, mentre non sono indicati in zone dal clima molto rigido.

Valuta anche i casi particolari
Se in casa c’è una caldaia che assolve alla sola funzione del riscaldamento, puoi integrarla con un bollitore ad accumulo per produrre ACS. Il bollitore può anche essere munito di un serbatoio d’acqua per il riscaldamento. Vivi in una casa grande e i consumi sono importanti? Potresti investire in un puffer, apparecchio somigliante a un bollitore che fornisce l’acqua calda sia per il riscaldamento che per l’ACS.
Consulta sempre un professionista
Uno scaldabagno può quindi funzionare stand-alone, combinato con una caldaia o in una centrale termica che prevede l’apporto della fonte solare. Le variabili in campo sono moltissime e l’evoluzione tecnologica apre sempre opportunità nuove. Parlane in ogni caso con un esperto, ti aiuterà a individuare la soluzione giusta per te.
GUIDA TASCABILE IN 5 TIPS
Hai bisogno di un professionista per trovare la soluzione giusta per te? Chiedi a Desivero!
Articoli correlati
Scopri le migliori soluzioni e i consigli per rinnovare o ristrutturare alla grande il tuo bagno spendendo poco
Read MoreScopri a cosa serve la dichiarazione di conformità della caldaia e chi te la deve fornire
Read More