Come funzionano le caldaie a gas

Scopri come funziona una caldaia a gas, quali sono le sue caratteristiche e come scegliere la tipologia migliore per la tua casa e le tue esigenze.

La caldaia a gas, nonostante le alternative presenti oggi in commercio, è ancora la soluzione più diffusa per riscaldare la nostra casa e per la produzione di acqua calda sanitaria. Attraverso la combustione della materia prima, tipicamente metano distribuito capillarmente in Italia per soddisfare il fabbisogno domestico nazionale, questo apparecchio svolge una duplice funzione, particolarmente utile durante i rigidi mesi invernali.

In questa guida, assieme agli esperti Desivero, vedremo cos’è una caldaia a gas e come funziona, e tutti i pro e contro di questo tipo di impianto. Non solo, andremo a esplorare tutte le tipologie esistenti, così da poter valutare se un impianto con caldaia a gas può fare al caso nostro.

Cos’è una caldaia a gas e come funziona

Ma cos’è una caldaia a gas? E come funziona? Nella maggior parte delle case, è il principale alleato contro il freddo, utile a riscaldare gli ambienti e a produrre acqua calda sanitaria. La sua diffusione è dovuta al combustibile utilizzato per il funzionamento, il gas metano; funzionamento per altro molto semplice, con il calore prodotto incanalato dallo scambiatore e diviso dai fumi, erogati poi verso la canna fumaria – che fa da vero e proprio eiettore verso l’esterno.

Lo scambiatore di un impianto con caldaia a gas ha anche il compito di distribuire il calore in due circuiti distinti: uno per il riscaldamento – tramite termosifoni o impianti alternativi più sostenibili – e uno per erogare acqua calda sanitaria ogni volta che ne abbiamo bisogno. Per questo, si parla di scambiatore primario e scambiatore secondario.

Soprattutto, però, una caldaia a gas può funzionare grazie alla scheda integrata che la avvia e la regola; alla scheda sono collegati i componenti elettrici e gli attuatori, contemporaneamente nella camera di combustione avviene la combustione del gas metano. Ora possono entrare in gioco lo scambiatore primario e secondario, uno per assorbire calore da cedere all’acqua del circuito e l’altro per riscaldare l’acqua proveniente dalla rete idrica. Infine sarà un’apposita valvola – posizionata tra la caldaia e il contatore – a garantire il passaggio del gas metano, naturalmente con potenza regolabile.

Tipologie di caldaie a gas

Le caldaie a gas in commercio si dividono in due grandi tipologie, in base al gas che fa loro da combustibile. In particolare, si tratta di caldaie a metano e di caldaie a GPL. Quelle a metano, come già detto, sono le più diffuse ed economiche, grazie alla fitta rete di distribuzione italiana, e non necessitano di cisterne per lo stoccaggio della materia prima. In questo tipo di apparecchi devono essere presenti alcune connessioni fondamentali, vale a dire una per il gas, una per l’entrata dell’acqua fredda sanitaria, una per l’uscita dell’acqua calda sanitaria, una per l’uscita della conduttura del riscaldamento, un’altra ancora per la mandata della conduttura del riscaldamento e infine l’immancabile canna fumaria.

Di contro, le caldaie a GPL utilizzano per l’appunto il GPL, che può essere definito come una composizione di idrocarburi alcani a basso peso molecolare, e hanno bisogno di molto più spazio rispetto alle controparti a metano. Il GPL viene infatti stoccato in cisterne o in grandi bombole, mentre le tubature devono essere di dimensioni più ridotte. Proprio per questo, gli impianti con caldaia a gas GPL vengono impiegati soprattutto in quelle zone del nostro Paese in cui la rete nazionale di gas metano non riesce ad arrivare.

Vantaggi e svantaggi della caldaia a gas

Ora che abbiamo definito cos’è una caldaia a gas e come funziona, è tempo di esaminarne insieme tutti i punti di forza e gli immancabili svantaggi. L’ampia diffusione di questa modalità di impianto fa sì che l’investimento iniziale per acquistare un nuovo modello nel catalogo online di Desivero sia piuttosto contenuto, così come più bassi sono i costi di installazione rispetto alle alternative.

Di contro, i modelli tradizionali a gas presentano costi di gestione e consumi piuttosto elevati, con un peso di circa 1.000 euro l’anno sul budget medio di una famiglia. Gli impianti più moderni, come le caldaie a condensazione, ci permettono di raggiungere un risparmio effettivo fino al 30% sul costo della fornitura.

In ogni caso, è bene tenere presente che l’ultima Legge di Bilancio ha riconfermato il cosiddetto Bonus Caldaie per gli interventi di riqualificazione energetica, con una detrazione fiscale tra il 50 e il 65% per la sostituzione di vecchi impianti con le caldaie a condensazione di classe energetica A o superiore.

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