Cosa sono le zone climatiche in Italia

Le zone, o fascie, cliamatiche in Italia sono determinate dai gradi giorno. Queste zone determinano il periodo di accensione del riscaldamento.

L’Italia è un paese con un territorio molto vasto e diversificato, sia dal punto di vista geografico che climatico. Per questo motivo, è stato necessario suddividere il territorio nazionale in zone climatiche, che si differenziano per le temperature medie annuali.

Le zone climatiche in Italia sono importanti per una serie di motivi, tra cui:

  • Determinare i periodi di accensione e spegnimento degli impianti di riscaldamento.
  • Calcolare i consumi energetici degli edifici.
  • Progettare gli edifici in modo da garantire un comfort termico adeguato.

In questo articolo, assieme agli esperti Desivero, vedremo cosa sono le zone climatiche, come si determinano e quali sono le regole per l’accensione del riscaldamento. Una guida, come quella dedicata all’accensione delle stufe a legna, particolarmente utile, e per questo da tenere sempre a portata di mano.

Cosa sono le zone climatiche

Le zone climatiche sono una suddivisione del territorio nazionale in base alle temperature medie annuali. In Italia, sono previste sei zone climatiche, indicate con le lettere da A a F.

La zona A è la più calda, con temperature medie annuali superiori a 18,5 gradi centigradi. La zona F è la più fredda, con temperature medie annuali inferiori a -10 gradi centigradi.

Come si determinano 

Le zone climatiche in Italia sono determinate in base al metodo dei gradi giorno. I gradi giorno sono un indicatore che misura la quantità di energia necessaria per riscaldare un ambiente di una certa dimensione, in un determinato periodo di tempo.

Per determinare i gradi giorno di una zona climatica, si calcola la differenza tra la temperatura media giornaliera e una temperatura di riferimento, che in Italia è di 18 gradi centigradi.

Ad esempio, se la temperatura media giornaliera di una zona climatica è di 15 gradi centigradi, i gradi giorno per quel giorno saranno pari a 3. Il numero dei gradi giorno per un anno è dato dalla somma dei gradi giorno di tutti i giorni dell’anno.

Quali sono le zone climatiche in Italia

Le zone climatiche in Italia sono le seguenti:

  • Zona A: temperature medie annuali superiori a 18,5 gradi centigradi.
  • Zona B: temperature medie annuali comprese tra 18,5 e 16 gradi centigradi.
  • Zona C: temperature medie annuali comprese tra 16 e 14 gradi centigradi.
  • Zona D: temperature medie annuali comprese tra 14 e 12 gradi centigradi.
  • Zona E: temperature medie annuali comprese tra 12 e 10 gradi centigradi.
  • Zona F: temperature medie annuali inferiori a 10 gradi centigradi.

Le zone climatiche nel nostro paese sono disciplinate dal Decreto DPR 412/1993 del 26 agosto 1993. Come abbiamo visto, quella più mite è la zona A, mentre la zona F è quella in cui il freddo si fa più pungente, e di conseguenza la normativa sui riscaldamenti è decisamente meno stringente.

Accensione riscaldamento

Le regole per il riscaldamento nelle zone climatiche d’Italia sono praticamente nulle nella Zona F. Si tratta infatti di comuni che si trovano nelle aree più fredde del territorio nazionale, come Trento e zone alpine, Belluno e Cuneo: in questo caso, infatti, è possibile accendere i termosifoni senza alcuna limitazione di giorni e orari.

Nella Zona E rientrano invece i comuni che durante l’autunno e l’inverno raggiungono temperature piuttosto basse, tra cui Milano, Torino, Bologna, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza. In questi comuni l’accensione del riscaldamento è prevista dal 22 ottobre 2023 al 7 aprile 2024 per 13 ore al giorno.

La Zona D include i comuni di Roma, Pescara, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia. L’accensione del riscaldamento in questa zona è fissata dall’8 novembre 2023 al 7 aprile 2024 per 11 ore al giorno.

Nella Zona C troviamo Napoli, Caserta, Latina, Salerno, Bari, Brindisi, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza e Taranto. Trattandosi di comuni con temperature medie piuttosto alte, i termosifoni possono restare accesi dal 22 novembre 2023 al 23 marzo 2024 per 9 ore al giorno.

La zona B prevede comuni dalle temperature ancora più calde, quindi Palermo, Trapani, Siracusa, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania, dove i termosifoni possono restare accesi dall‘8 dicembre 2023 al 23 marzo 2024, per 7 ore al giorno.

Infine, la Zona A è quella più calda, e include i comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. In questo caso, i termosifoni restano accesi solo dall’8 dicembre 2023 al 7 marzo 2024, per 5 ore al giorno.

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